Milano, il flop di Bernardo, i finti sondaggi e quelli veri (su Paragone) che non vogliono farvi vedere

Milano, il flop di Bernardo, i finti sondaggi e quelli veri (su Paragone) che non vogliono farvi vedere

Scritto da Andrea Paolo
17 Luglio 2021, 11:56

La partita per l’elezione del nuovo sindaco di Milano entra nel vivo. Tra sondaggi “fasulli” e un Centrodestra sempre più in difficoltà che punta su un candidato debole, il ruolo di Gianluigi Paragone che i sondaggi (quelli veri) danno al 18%.

Sondaggi Milano, la partita per l’elezione del nuovo sindaco del capoluogo lombardo si fa sempre più interessante. La notizia delle ultime ore è l’ufficialità della candidatura di Luca Bernardo, 54 anni, primario di pediatria al “Fatebenefratelli”: correrà per il Centrodestra “unito”. Abbiamo usato le virgolette non a caso: nella coalizione le frizioni sono fortissime. Fratelli d’Italia non nasconde il nervosismo per l’ennesima candidatura debole del centrodestra, che questa volta rischia un flop senza precedenti. Bernardo, che è un medico molto stimato, non pare proprio avere il carisma per poter conquistare i milanesi e sedersi sulla poltrona di sindaco a Palazzo Marino. 

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Milano, rapine in pieno centro e aggressioni nella notte dei festeggiamenti per la Nazionale

Milano, rapine in pieno centro e aggressioni nella notte dei festeggiamenti per la Nazionale

Non c’è pace per Milano nemmeno dopo la vittoria della Nazionale: rapine e aggressioni rovinano la festa per il titolo Europeo.

Rapine in pieno centro e un’aggressione che ha sfiorato la tragedia. In due ore e in pieno centro. I soliti noti hanno approfittato della confusione generata dai festeggiamenti per la fantastica vittoria della nostra Nazionale al campionato Europeo. In corso Matteotti, poco dopo la mezzanotte, una ragazza russa di trentatre anni è stata avvicinata e abbracciata da un ragazzo di origine nordafricana, con il pretesto dei festeggiamenti. Nel frattempo un complice ha approfittato dell’attimo di distrazione della donna per sfilarle l’orologio. Un Rolex Daytona del valore di 15.000 euro.

Volante della polizia

Un’ora più tardi è stata la volta di un avvocato americano di ventinove anni. Nei pressi di via Vittorio Veneto è stato aggredito e colpito alla gamba con una bottiglia. I malviventi gli hanno sottratto un i-phone e un Rolex, anche in questo caso di grande valore. Ma le scorribande dei rapinatori sono proseguite fino a notte fonda. All’alba delle tre, in Largo Bellintani un trentaseienne italiano ha chiesto soccorsi dopo essere aggredito mentre era in compagnia della fidanzata. Agli agenti intervenuti ha raccontato di essere stato bloccato da quattro persone. Anche in questo caso, stesso modus operandi e bottino quasi identico: i-phone e Rolex Daytona. La ragazza ha provato a reagire usando dello spray al peperoncino ma i malviventi sono riusciti a fuggire.

Qualche ora prima, alle 22.30 – quindi prima che iniziassero i festeggiamenti – il nucleo Radiomobile di Porta Monforte è intervenuto su segnalazione di alcuni cittadini. In piazza Insubria un uomo di origine nordafricana è stato aggredito da cinque individui che lo hanno colpito con un oggetto da taglio alla gamba e alla scapola, lasciandolo ferito in un lago di sangue. Si ipotizza che si sia trattato di un agguato legato alle dinamiche della malavita, ma i carabinieri sono ancora al lavoro per ricostruire con esattezza le cause del ferimento. Quello che è certo, è che questi episodi si susseguono con sconcertante regolarità in ogni zona della metropoli.

Con Grande Nord parliamo la stessa lingua nella sfida per le amministrative

Con Grande Nord parliamo la stessa lingua nella sfida per le amministrative

MILANO – Paragone: Con Grande Nord parliamo la stessa lingua nella sfida per le amministrative
12 Luglio 2021

Chi lo avrebbe mai detto. Eppure la politica è l’arte del possibile. Ed ecco allora che sul campo di Milano, terra di avanguardie e sperimentazioni che anticipano la politica nazionale, nella corsa della lista Paragone Sindaco, il movimento federalista e autonomista Grande Nord sosterrà e parteciperà alla lunga campagna per Palazzo Marino accanto al senatore fondatore di Italexit. Stamane in conferenza stampa con un altro fondatore, Roberto Bernardelli, patron di Grande Nord, con Davide Boni, responsabile lombardo e il suo omologo, Massimo Zanello, per il movimento di Paragone, è stato illustrato alla stampa il cammino comune per aprire una breccia sul muro del partito unico “destra-sinistra” che a Milano ha volti diversi, ricordano i presenti, ma medesime ambizioni, senza portare nulla di nuovo.

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Paragone: Bernardo ci dica se a settembre farà entrare in classe solo i vaccinati

Paragone: Bernardo ci dica se a settembre farà entrare in classe solo i vaccinati

Milano, 7 Luglio 2021

“Non esiste l’obbligatorietà vaccinale, chi non si vaccina non infrange nessuna legge”, afferma Gianluigi Paragone, candidato Sindaco di Milano. “Eppure ci sono giornalisti e medici che, dimenticando la Costituzione, propongono di isolare chi non si vaccina, a partire da bambini e ragazzi. Allora io domando al candidato del centrodestra Bernardo, visto che è pediatra, se spingerà verso l’obbligo vaccinale per i nostri figli. Se ritiene corretto costringerli a sottoporsi a una sperimentazione in un momento di grande confusione. E infine vorrei chiedergli se dividerà gli studenti in vaccinati e non vaccinati consentendo solo ai primi di tornare in classe. Per quanto mi riguarda l’apartheid vaccinale deve cessare senza se e senza ma”.

Milano, cresce l’allarme sicurezza fra aggressioni e rapine sempre più violente

Milano, cresce l’allarme sicurezza fra aggressioni e rapine sempre più violente

All’Arco della Pace, alle Colonne di San Lorenzo e in molti altri luoghi della città. Rapine e aggressioni non accennano a placarsi. Il primo di luglio un ventinovenne intervenuto per sedare una rissa in piazza Tirana è stato colpito con una bottiglia. Un colpo così violento da causare la rottura del bulbo oculare. Ora il ragazzo rischia di perdere un occhio. L’allarme sicurezza milanese registra episodi di sempre maggiore ferocia. Non c’è rispetto per niente e per nessuno, e a volte le aggressioni avvengono senza un vero motivo.

Altre volte, invece, come è accaduto ieri nei pressi dell’Arco della Pace, si tratta di classiche rapine ai danni di incolpevoli passanti. Attorno a mezzanotte otto malviventi hanno aggredito due diciassettenni in zona Pagano. La modalità dei fatti ricorda quelle di altre rapine violente avvenute nelle ultime settimane.

Gli aggressori hanno circondato le vittime per sfilare loro telefonini e portafogli. Di fronte al tentativo di difesa dei due ragazzi, uno dei malviventi ha sferrato una bottigliata che ha colpito uno dei diciassettenni alla testa, provocandogli un taglio. A dimostrazione che le modalità di queste aggressioni stanno diventando sempre più pericolose.

In otto contro due non ci sarebbe bisogno di ricorrere alla violenza fisica, ma ormai è evidente che la situazione sta degenerando. E testimonia il senso di impunità di cui godono queste bande di strada che si muovono in varie parti della città. Ieri notte fortunatamente i diciassettenni aggrediti sono riusciti a fuggire e a raggiungere piazzale Cadorna. Lì hanno raggiunto un’ambulanza in sosta. Subito medicati, hanno atteso l’arrivo degli agenti dell’ufficio Volanti giunti per raccogliere la loro testimonianza.

Ma la notte di passione a Milano è proseguita poche ore dopo, quando un’altra aggressione si è consumata in via Montello, zona Paolo Sarpi. Due ragazzi di 23 e 27 anni, entrambi di origine cinese, sono stati aggrediti e feriti poco prima delle tre di notte. Dopo essersi rifugiati in un giardino condominiale, hanno chiesto soccorsi e avvertito la polizia.

Secondo la loro testimonianza, una decina di persone sempre di origine cinese li avrebbe aggrediti e colpiti con oggetti, a loro dire senza nessun motivo apparente. Uno dei ragazzi ha subito ferite alla testa e una contusione al torace. I medici del Pronto Soccorso del Fatebenefratelli lo hanno ricoverato in codice giallo. Ferite più lievi al volto, invece, per l’amico che era con lui.

Il candidato sindaco Gianluigi Paragone: “Sala ha venduto l’anima popolare di Milano alla finanza”

Il candidato sindaco Gianluigi Paragone: “Sala ha venduto l’anima popolare di Milano alla finanza”

L’articolo originale di Fanpage su: https://www.fanpage.it/milano/il-candidato-sindaco-gianluigi-paragone-sala-ha-venduto-lanima-popolare-di-milano-alla-finanza
Intervista del 1 Luglio 2021

“Il modello di Sala non mi piace. Oggi Milano non è una città internazionale: è una metropoli globalizzata e quindi priva di anima”. Pensa a una città diversa Gianluigi Paragone, il candidato sindaco “outsider” alle prossime elezioni comunali a Milano. Dallo stadio di San Siro alla mobilità, dalla sicurezza alle Ztl, a Fanpage.it il senatore di Italexit spiega i motivi della sua candidatura.

Tra il sindaco uscente di Milano Beppe Sala e il candidato del centrodestra (che al momento, 1 luglio, non è ancora stato ufficializzato) è spuntato un outsider: Gianluigi Paragone. Il giornalista e senatore, ex Cinque stelle adesso passato al Gruppo misto, ha annunciato la propria candidatura alle prossime elezioni comunali, che si terranno a ottobre. Fanpage.it ha intervistato il fondatore di Italexit per chiedergli la genesi della sua candidatura.

Senatore Paragone, perché la candidatura?
Perché il modello di Sala è un modello che non mi piace, un modello in cui l’anima anche popolare di questa città viene meno e viene ceduto a un modello che è fatto di fondi finanziari, di grande finanza, di multinazionali. Il venir meno di quest’anima popolare mi ferisce.

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Milano, l’altra Movida. I ragazzini entrano di notte nei luoghi abbandonati della città. Un 16enne in prognosi riservata

Milano, l’altra Movida. I ragazzini entrano di notte nei luoghi abbandonati della città. Un 16enne in prognosi riservata

Non bastano risse e incidenti che caratterizzano ormai da tempo la movida milanese. E non basta l’insofferenza delle forze dell’ordine, costrette a intervenire in un clima sempre più ostile e messe sotto accusa dopo aver subito lanci di bottiglie, insulti e altro. Ora Milano assiste a un altro fenomeno che coinvolge il mondo giovanile. E pur essendo un problema di tutt’altro genere, comincia a preoccupare seriamente le autorità e anche i genitori. A Milano e dintorni ci sono circa 180 immobili abbandonati. Alcuni attendono di essere riqualificati, altri demoliti. Ma le pratiche vanno per le lunghe, in alcuni casi non è chiaro come si pensi di riadattare le aree dismesse.

Zone che nel frattempo sono diventate meta di pellegrinaggio notturno per giovani e giovanissimi in cerca di un’emozione, o di uno spazio in cui sentirsi liberi. Ma quelli che ai loro occhi sono solo luoghi di svago improvvisati, si possono trasformare in trappole pericolose. E’ stato così per un ragazzino di sedici anni, qualche sera fa. Insieme a una quindicina di amici, ha deciso di recarsi sotto una delle Torri di via Richard. L’accesso a un edificio vuoto da anni, coperto in parte dalle impalcature, è per l’appunto un gioco da ragazzi. Il sedicenne e gli amici salgono sino al sedicesimo piano. Hanno le birre, una radio: sono sicuri di sé perché ci sono già stati in quel palazzo. Si mettono a ballare sino a che – prima o poi, in assenza delle più semplici norme di sicurezza, è quasi inevitabile – un ragazzino si avvicina alla balaustra e perde l’equilibrio.

Il volo sarebbe stato fatale se non fosse stato interrotto da un’impalcatura, cinque metri più in basso. ll sedicenne si è salvato ma, dopo una settimana, è ancora in terapia intensiva al Niguarda: prognosi riservata e trauma cranico da monitorare. E’ solo l’ultimo di una serie di incidenti, più o meno gravi, che hanno coinvolto i ragazzini impegnati in questa Movida per adolescenti. Fra i luoghi di ritrovo preferiti ci sono l’ex Innocenti al Rubattino, i capannoni di via Cadolini a Molise Calvairate, il Cementone di Greco, un edificio dismesso in viale Ortles, un altro in via Savona. Ancora, quello tra via Meucci e via De Notaris, alla Martesana. O quello in via Medici del Vascello, vicino al boschetto di Rogoredo. Ma è difficile identificarli tutti. L’unico modo per proteggere l’incolumità dei ragazzi sarebbe di mettere in sicurezza le aree dismesse. E di accelerare le pratiche di riconversione.